Quali pratiche edilizie occorrono per ristrutturare casa, qual è la differenza e a chi vanno richieste?
La ristrutturazione di un immobile, tutti gli interventi edilizi di manutenzione straordinaria e i lavori edili sono soggetti a una serie di autorizzazioni e permessi rilasciati dal Comune di competenza.
Orientarsi nel labirinto delle pratiche edilizie e della burocrazia può essere davvero complicato, inoltre, se non si è in regola con gli adempimenti si possono rischiare sanzioni onerose e, in molti casi, il blocco dei lavori.
Imac si occupa anche di consulenza e gestione delle pratiche edilizie, quindi, forti della nostra pluriennale esperienza nel campo delle ristrutturazioni a Roma, nel Lazio e non solo, possiamo fornirvi un piccolo manuale per fare chiarezza tra le varie comunicazioni, autorizzazioni e segnalazioni che comunemente si indicano con sigle che sembrano simili e possono confondere.
Pratiche edilizie Roma: quale documentazione è richiesta?
Per ristrutturazioni nel Comune di Roma, la modulistica va inoltrata al Municipio di appartenenza.
A seconda dei lavori edili che si intendono eseguire, è necessario presentare:
- la CIL (Comunicazione Inizio Lavori)
- la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata)
- la SCIA Alternativa al PdC (Segnalazione Certificata di Inizio Attività alternativa al Permesso di costruire)
- la CILA in Sanatoria
La CIL è la Comunicazione Inizio Lavori che va fatta per interventi di manutenzione ordinaria e di edilizia libera. Include opere temporanee per un massimo di 90 giorni, tipologie di sostituzione dei sanitari, rifacimento intonaco, tinteggiatura, sostituzione di porte e piastrelle e tutti quei lavori di manutenzione ordinaria di un immobile.
La CILA è la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata. Viene richiesta per le opere manutenzione straordinaria, purché non insistano sulle strutture portanti. Include: demolizioni e ricostruzioni di tramezzi, porte ed aperture interne, sostituzione infissi, variazione dei vani. Inoltre per questa pratica sono previsti oneri fissi, diritti di segreteria che possono variare in relazione al comune.
La SCIA è la Segnalazione Certificata Inizio Attività. È obbligatoria per realizzare interventi su parti strutturali o sull’involucro come per esempio coibentazione a cappotto, apertura o modificazione di vani finestra. Nel caso in cui l’immobile si trovi in un centro storico o in ambito soggetto a vincoli paesaggistici e ambientali, è necessario presentare la D.I.A. (Denuncia Inizio Attività).
La CILA in Sanatoria è una pratica per lavori edilizi realizzati nel passato senza comunicazione. Infatti, è possibile sanare lo stato amministrativo edilizio pagando una sanzione, con una comunicazione firmata e presentata da un tecnico che si prende le responsabilità di dichiarare l’abuso realizzato dal proprietario dell’immobile.
L’APE è, invece, un certificato energetico, redatto da un tecnico abilitato, che consente di avere tutte le informazioni su come è stato costruito un edificio sotto il profilo dell’isolamento termico e del consumo energetico.
Si tratta, secondo le normative vigenti, di un documento obbligatorio da fornire all’acquirente o all’affittuario in caso di compravendita immobiliare e per le locazioni di interi edifici, infatti copia dell’APE deve essere allegata al contratto.
Insomma orientarsi nel labirinto delle pratiche edilizie può diventare un’impresa davvero complicata e soprattutto stressante. Inoltre, il mancato rispetto delle normative comporta sanzioni onerose e, in alcuni casi, la sospensione dei lavori. Per questo Imac, grazie alla sua pluriennale esperienza nel campo delle ristrutturazioni a Roma, nel Lazio e non solo, offre un servizio di consulenza e gestione delle pratiche edilizie Zero Stress.
PRATICHE EDILIZIE ZERO STRESS CON IMAC